
Nel contesto odierno, le aziende di ogni dimensione e settore sono chiamate a confrontarsi con i temi della Sostenibilità. Questo articolo esplora i principali temi legati alla sostenibilità conosciuti anche con l’acronimo di “ESG” (Environment, Social, Governance) e agli obblighi derivanti dall’entrata in vigore della recente “CSRD” (Corporate Sustainability Reporting Directive), delineando un quadro più chiaro possibile per orientarsi in questo panorama così complesso.
Cosa Significa Sostenibilità?
Essere sostenibili non riguarda solo l’adozione di pratiche “ecologiche”: implica l’integrazione di una vera e propria cultura all’interno dell’azienda che si traduce in un impegno costante nelle tre direttrici principali della sostenibilità: gli impatti ambientali, quelli sociali e quelli di governance.
L’obiettivo è quello di rendere misurabili e rendicontabili tutti gli aspetti del business di un’impresa (quindi non più solo quelli “economici”) per dimostrare il proprio impatto positivo al progresso dell’intera collettività.
Il Contesto Normativo: Da SFDR a CSRD
A livello europeo, il percorso verso la sostenibilità ha avuto un’accelerazione, non senza difficoltà, a partire dal 2021 con l’introduzione della SFDR (Sustainable Finance Disclosure Regulation), una normativa concepita per poter definire la “sostenibilità” degli investimenti finanziari attraverso il monitoraggio dell’impatto su obiettivi ambientali e sociali.
Successivamente, con la CSRD, è stato fatto un ulteriore passo avanti, i cui effetti iniziano ad essere sotto gli occhi di tutti. La direttiva impone infatti alle “grandi aziende” di redigere un bilancio di sostenibilità, obbligatorio a partire dal 2025 (con rendicontazione effettiva nel 2026). Le aziende coinvolte sono quelle che soddisfano almeno due dei seguenti criteri:
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Più di 250 dipendenti.
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Un fatturato superiore ai 50 milioni di euro.
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Un totale attivo superiore ai 25 milioni di euro.
La normativa prevede l’estensione della sua applicabilità anche a PMI quotate, istituti creditizi di dimensioni ridotte e compagnie assicurative a partire dal 2026 (con rendicontazione nel 2027), generando una cascata di obblighi indiretti per i fornitori e le filiere produttive che investirà progressivamente tutte le imprese Italiane ed Europee.
L’Impatto Indiretto della CSRD
Ebbene sì, anche le aziende non direttamente soggette alla CSRD saranno coinvolte! E’ l’effetto generato dalle “catene di fornitura” derivante dagli obblighi già previsti dalla CSDD (Corporate Sustainable Due Diligence) con attuazione prevista tra il 2027 e il 2029. Nel giro di pochi anni (ma per qualcuno potrebbe essere questione di pochi mesi) saranno i clienti a richiedere dati e informazioni per soddisfare i requisiti di sostenibilità.
Per questo motivo è indispensabile iniziare oggi a sviluppare una strategia chiara in ambito ESG.
ESG: Un Approccio Basato su Doppia Materialità
Per operare con successo nell’ambito ESG, è fondamentale considerare la cosiddetta "doppia materialità":
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Impatto aziendale su ambiente, società e governance: Azioni che riducono l’inquinamento, promuovono la diversità o migliorano il benessere dei dipendenti.
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Impatto finanziario delle iniziative di sostenibilità: Valutazione dei costi e benefici delle scelte sostenibili, garantendo un equilibrio tra investimento e ritorno economico.
Gli Strumenti per Adottare la Sostenibilità
La transizione verso la sostenibilità richiede un approccio strutturato, che include:
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Analisi del contesto e Azioni di miglioramento: un approccio strutturato al “Risk Management”, come parte della definizione delle strategie aziendali, diventa fondamentale per identificare e gestire rischi e opportunità e prevenire futuri problemi.
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Implementazione di policy aziendali: definizione di linee guida e buone prassi che riflettano gli obiettivi ESG. Su questo tema i Sistemi di Gestione a norme ISO rappresentano una grande opportunità in quanto strumenti pratici e operativi.
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Monitoraggio e rendicontazione: i sistemi di scoring e di rating ESG includono valutazioni sia di tipo qualitativo che di tipo quantitativo. Per tutti questi ultimi quanto prima si iniziano a raccogliere dati e a misurare gli impatti quanto prima è possibile avviare una comunicazione trasparente dei risultati e fornire risposte agli interlocutori.
La Sostenibilità Come Opportunità
Ecco quindi che adottare un approccio sostenibile non è solo un obbligo normativo, rappresenta una vera e propria opportunità per le aziende attraverso la quale rafforzare la propria posizione competitiva e creare valore nel lungo termine.
Strutturare un approccio ESG consente di ridurre i rischi, migliorare le relazioni con gli stakeholder e accedere a nuovi mercati, oggi più che mai, perché esattamente come fu all’inizio degli anni ’90 con gli standard ISO, chi per primo risponde a queste nuove richieste del mercato sarà in grado di anticipare la concorrenza e distinguersi nello scenario competitivo.
Le aziende che investono in questa trasformazione possono guardare al futuro con fiducia, consapevoli di contribuire a un mondo migliore.