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ISO 9001:2026

Come nasce e come si modifica una norma ISO: il caso della nuova ISO 9001:2026

Quando parliamo di norme ISO spesso ci concentriamo sui requisiti, sugli audit e sulle certificazioni. Ma raramente ci fermiamo a riflettere su come queste norme nascono, evolvono e si consolidano.
Ogni norma ISO non è il frutto del lavoro di un singolo esperto o di un gruppo ristretto, bensì il risultato di un percorso lungo, partecipato e globale, in cui si confrontano centinaia di specialisti provenienti da decine di Paesi.

In questo articolo vogliamo portarti dietro le quinte, raccontandoti come funziona l’iter di revisione di una norma ISO. E per farlo useremo un esempio concreto e attualissimo: la revisione della ISO 9001, la norma più diffusa al mondo.

Apportare una modifica ad una norma come la ISO 9001 ha un impatto globale che coinvolge oltre un milione e duecentomila aziende nel mondo e decine di milioni di lavoratori, con un conseguente impatto a livello economico ampiamente superiore al PIL di una nazione sviluppata!

Per questo motivo ogni norma ISO è il risultato di un percorso lungo, partecipato e globale, in cui si confrontano centinaia di specialisti provenienti da decine di Paesi.

Le radici della ISO 9001: perché serve una revisione

Prendiamo ad esempio l’iter di revisione della ISO 9001. Emessa la prima volta nel 1994 ha subito nel tempo diverse revisioni. Quella epocale del 2000, poi nel 2008 e nel 2015. 

Dalla sua nascita la ISO 9001 è stata molto più di una “checklist” di requisiti: è diventata un linguaggio comune per la qualità.

Grazie a questa norma la qualità non riguarda più solo il prodotto o il processo, ma l’intero contesto in cui l’organizzazione opera e la nuova edizione 2026 va ancora oltre, integrando aspetti sociali, ambientali, tecnologici ed etici.

Proprio parlando di contesto, dal 2015 ci sono voluti ben 10 anni per arrivare a maturare la necessità di un nuovo aggiornamento: un periodo lunghissimo in un momento storico in cui il contesto tecnologico, sociale ed economico è cambiato radicalmente e in maniera velocissima.

Per questo motivo temi come l’Intelligenza Artificiale, la sostenibilità, l’etica e la resilienza delle organizzazioni sono oggi parte della nuova norma, ma soprattutto proprio l’Italia ha fortemente voluto e spinto sull’introduzione di un corposo allegato, l’Annex A, che fornisse elementi interpretativi utili per dare maggiore dinamicità all’applicazione della norma, anche in chiave prospettica.

Il processo di revisione

Le norme ISO sono sviluppate dall’International Organization for Standardization (ISO), un ente indipendente con sede a Ginevra.

Ma l’ISO non lavora da sola:

  • Ogni Paese ha un ente di normazione nazionale (in Italia è l’UNI – Ente Italiano di Normazione).

  • Gli enti nazionali inviano i propri esperti nei Technical Committees (TC).

  • Per la qualità esiste l’ISO/TC 176 – Quality management and quality assurance, che coordina i lavori.

  • All’interno del TC 176 ci sono vari sottogruppi, fra cui il Working Group 29 (WG29), che si occupa proprio della revisione della ISO 9001.

Questi gruppi sono composti da esperti di diversi settori: consulenti, auditor, rappresentanti delle aziende, università, enti di certificazione. Il loro compito è bilanciare esigenze diverse e spesso contrastanti, trovando un linguaggio comune accettabile per tutti.

La revisione di una norma ISO segue un iter preciso, con tappe ben definite.
Nel caso della ISO 9001:2026 possiamo ricostruirlo chiaramente:

  1. Proposta (NP – New Proposal)
    Qualcuno solleva la necessità di aggiornare la norma.
    Nel 2021 i membri del TC 176 hanno valutato che era giunto il momento di una revisione.

  2. Working Draft (WD)
    Gli esperti iniziano a scrivere le prime bozze interne.
    A Dicembre 2023 è pubblicato il primo Working Draft dove vengono introdotti i concetti chiave: i “temi emergenti” da discutere. La revisione attuale è particolarmente interessante perché introduce temi molto innovativi di cui andremo a parlare nei prossimi articoli e video.

  3. Committee Draft (CD)
    Partendo da questi contenuti, ad Aprile 2024 il WG ha preparato e condiviso la bozza con gli enti nazionali, per la raccolta di commenti dagli stakeholder e a Gennaio 2025, dopo aver raccolto e riesaminato i commenti viene rilasciato il secondo Committee Draft (CD2), con numerosi aggiustamenti.

  4. Draft International Standard (DIS)
    A giugno 2025 la bozza diventa pubblica e viene distribuita a livello mondiale per la consultazione. siamo arrivati alla versione DIS, il “Draft International Standard”

    Il 27 Agosto 2025 si è aperto ufficialmente il periodo di commenti, in cui anche professionisti, imprese e associazioni possono partecipare.

Uno degli aspetti più affascinanti è che la stesura di una norma ISO non avviene “a porte chiuse”.

Durante le fasi CD e soprattutto DIS, chiunque può inviare commenti attraverso il proprio ente nazionale.

Come funziona in pratica?

    • L’ISO pubblica la bozza.

    • Gli enti nazionali (UNI in Italia, BSI in UK, ANSI negli USA, ecc.) aprono delle consultazioni online.

    • Le imprese, i consulenti, gli auditor, ma anche associazioni di categoria o enti pubblici possono commentare.

    • I commenti vengono raccolti, analizzati e discussi dai gruppi di lavoro internazionali.

Questo garantisce che la norma non sia il risultato di pochi, ma una sintesi globale, con input da chi dovrà davvero applicarla.

L’avanzare delle fasi segue un calendario lavori definito in largo anticipo e dietro ogni revisione ci sono decine di meeting internazionali.

Il TC 176 e i suoi Working Group si riuniscono più volte l’anno in diverse città del mondo alternando modalità online e sessioni plenarie in presenza.

Ogni riunione dura diversi giorni, con tavoli paralleli, sessioni di voto e negoziazioni spesso serrate.

Gli esperti portano le posizioni nazionali, ma devono trovare compromessi per arrivare a un testo comune.

  1. Final Draft International Standard (FDIS)

Tornando al processo di revisione, ancora una volta, i commenti raccolti sulla versione DIS vengono integrati e riesaminati per arrivare alla pubblicazione della versione finale per il voto.

Il documento che viene prodotto al termine di questa fase è chiamato FDIS. E’ il “Final Draft dell’International Standard” che uscirà nell’Aprile 2026.

  1. Pubblicazione della Norma (IS – International Standard)

Il passaggio finale, la pubblicazione della norma, prevede gli ultimi aggiustamenti, aspetti secondari come richiami e impaginazione, allineamento della terminologia e traduzioni. 

Non sono più previste variazioni, solo la pubblicazione ufficiale che avverrà entro Novembre 2026.

Perché tutto questo è importante?

Molti pensano che queste dinamiche siano lontane dal business quotidiano. 

In realtà, conoscere il processo di revisione aiuta a:

  • Prepararti per tempo e non venire colto di sorpresa nel 2026.

  • Partecipare attivamente potendo contribuire con commenti e feedback.

  • Capire la logica delle norme non come imposizione, ma come frutto di un compromesso internazionale.

  • Anticipare i trend: i temi che entrano nella norma (AI, sostenibilità, customer experience) indicano chiaramente le priorità globali per il prossimo decennio.

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